OGNISSANTI

Ognissanti

Stasera,
l’imbrunire,
sarà il freddo improvviso,
il gelo che scende dal cielo,
nuvole compatte e fredde,
non colore del ghiaccio,
più scure, uniformi,
forse ingiusta condanna le comprime,
calpestate dall’infinita processione,
arcangeli in fuga da stormi di demoni,
eppure s’intuisce il sole, gigante,
è come se qualcosa,
il vento, la gente per strada,
borse della spesa, i baveri rialzati,
rintanarsi veloci nei furtivi portoni,
gli sguardi nascosti,
ecco, devo star fermo, immobile,
se n’è andata l’estate,
davvero, non potrò terminare il libro infinito,
indugerà sepolto in quel deserto di pietra,
la porta segreta non l’ho attraversata,
mi sono fermato al primo gradino,
scendeva, avevo paura,
l’ho ricoperto in fretta, chino,
nel rialzarmi fingo indifferenza,
accendo una sigaretta
ed è stupore del buio,
mi lascio cadere su una sdraio sdrucita e salata,
ho chiesto al mare se esistono le streghe,
aspetterò domani,
sono polene, sirene.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Le tessere del pàmpano – in forma di poesia – 2° edizione

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