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UTILIZZATORI FINALI e ANTIDEMOCRATICI TERMINALI

UTILIZZATORI FINALI e ANTIDEMOCRATICI TERMINALI

Gli eserciti (fanteria, marina, aviazione, servizi segreti, ecc. dei vari Stati, sono gli “utilizzatori finali” di una delle più grandi potenze economiche del Pianeta su cui si regge il sistema capitalistico ovvero i produttori di armi. Qualora si ponesse la parola “fine” a tale concezione del modo di vivere in società immagino che il 40% almeno dei lavoratori mondiali (politici, Presidenti vari, vice, segretari e sottosegretari, amministratori delegati, consiglieri di amministrazione, dirigenti, quadri, impiegati, operai, tecnici, Generali, Ammiragli, ufficiali, sottoufficiali, graduati di truppa, soldati nonché tutto l’indotto che gravita intorno a tale “esigenza”, ecc.) si troverebbe disoccupato a piè pari.
Quindi meglio “utilizzatori finali” che scarichino sulla testa di ignoti “antidemocratici” terminali ogni sorta di ordigno che esodati occidentali in cerca di nuova collocazione. O no?

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Foto di Robert Frank

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NUOVE RIVOLUZIONI

NUOVE RIVOLUZIONI

Papa Francesco sta studiando una nuova rivoluzione per la Chiesa (Corriere della Sera, 17 giugno 2017):

“Secondo una nota della Santa Sede un decreto che consenta di scomunicare per «corruzione e associazione mafiosa». È uno dei possibili sviluppi che il gruppo di lavoro riunito in seminario sulla corruzione in Vaticano sta elaborando.”

Sto pensando… non sarebbe giunta l’ora, senza perdere tempo in estenuanti ed inutili “seminari”, dare avvio ad una “nuova” rivoluzione che liberi la Penisola da parlamentari corrotti, corruttori, voltagabbana, bugiardi, vili, pressapochisti, ignoranti, in permanente ed effettivo conflitto di interessi, intrallazzati, starnazzanti, ipocriti, strapagati, strabeneficiati, strastronzi, strani, stralunati, straraccomandati, concussi, con fessi, con vitalizi, servili, arroganti, incompetenti, incapaci, in auto blu, in carica dalla nascita, insolenti, insopportabili, invasivi, inattivi, improduttivi, nocivi… isadattati, dis armanti, dissociati, disturbati…
Non sarebbe giunta l’ora?

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: FULVIO LEONCINI – In nomine domini – “Assente per crociata” – Tecnica mista

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INELUTTABILE E NECESSARIO

INELUTTABILE E NECESSARIO

ANCHE IL PIÙ INTELLIGENTE, RAFFINATO E SENSIBILE DEGLI UOMINI NON POTRÀ MAI EVITARE DI ESSERE AVVILUPPATO, ALMENO UNA VOLTA, DALLE SPIRE DELLA DONNA SERPENTE. INELUTTABILE OLTRE CHE NECESSARIO AD AMPLIARNE CONOSCENZA, FORZA E SENSI DI COLPA.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Anonimo di scuola fiamminga, prima metà XVII secolo.

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“MORALISTI” (flagello dell’umanità)

“MORALISTI”
(flagello dell’umanità)

Osservando questo splendido trittico a nessuno, neppure il più squallido dei moralisti (tribù da evitare assolutamente come coloro che indossano la giacca “cammello” o abbinano calze azzurre con pantaloni beige…) verrebbe di pensare alla pornografia. Al contrario si scandalizzerebbero qualora fossero rappresentate tre avvenenti figliole con le loro grazie in bella vista. Ciò dimostra che costoro accettano solo il brutto che li abita e neppure comprendono che la femmina, in quanto tale, mai è visione molesta, non solo ma potrebbe eccitare il maschio sempre e comunque… come la libidine che mi suscita questa tempera… ed altro ancora. Grande Fulvio.

P. S.
Ovviamente mi sono speso per l’aspetto più irrilevante, se non inutile, dell’opera di Fulvio.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: FULVIO LEONCINI – Trittico – Tempera su carta

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LA CHIAVE NELLA TOPPA

LA CHIAVE NELLA TOPPA

Splendide quelle donne che si ritengono “fichissime”. Davvero! A tal punto convinte di possedere la toppa che possa adattarsi a qualsiasi chiave, password, combinazione da ignorare completamente il significato di amore, passione, sesso, follia (a mio avviso naturalmente). Bastanti a sé stesse nonché agli umani dal portafoglio a fisarmonica con i quali abitualmente si accompagnano, svolgono pure funzione di complementi d’arredo della “di lui” super auto, in pratica optional fuori catalogo da esibire a parenti e amici, soprattutto conoscenti e vicini di casa. Sono persuase dell’universalità dell’abito mentale che indossano accompagnato da irresistibile vestito griffato, pettinatura perfetta e acconcia, trucco minuzioso al punto da fare invidia ad un Mandala, scarpe da delirio, tacchi vertiginosi, fisico palestrato e massaggiato quel tanto. Eleganti comunque, belle direi ma… finte e… di solito troppo magre per i miei gusti.
Neppure arrivano solo ad immaginare che potrebbero, non dico passare inosservate ma… guardate con indifferenza. Al limite curiosità. Non escludo improvviso attacco di libidine.
Stavo rientrando a casa e… pensavo davvero al caso mio poiché i tanti altri, adesso forse troppi, paralleli e coincidenti come binari, indefiniti alla stregua di ogni dogma… li ho archiviati in un recesso della mente come le lettere che trovo nella cassetta, non lo immaginereste mai però intendo la cassetta delle “lettere” appunto, missive che depongo sulla scrivania dello studio senza neppure aprirle, compresse dalla potente scultura argentea firmata Ajmone, invidiabile fermacarte. Nel sostare un istante per accendermi la sigaretta il mio sguardo incrocia quello di una bellissima fanciulla che stava scendendo, lato passeggero, dalla vettura rosso fuoco, nuova fiammante, che solo dopo realizzai essere la più classica delle auto per “esagerati”, un po’ come quei famosissimi orologi svizzeri d’oro massiccio, cinturino compreso, quelli da un chilo tanto per intenderci, subacquei per tuo compiacimento in quanto potrebbero trascinarti a fondo come la zavorra dei palombari e neppure riusciresti a cronometrare l’ora della tua morte. Pacchianeria allo stato puro.
In realtà il mio considerare l’apparizione andava oltre anche se mi pervenivano i riverberi di cotanta avvenenza, senza falsa modestia e distaccato da ogni autoreferenzialità era più lei ad essersi soffermata su di me che il sottoscritto, questione di attimi comunque, quelli che ti raccontano intere storie. In una frazione di secondo ella nobilitò la sua figura con una sferzante e stizzita mezza roteazione del mento per andare a puntare il naso in alto verso chissà quale miraggio. Forse fece intendere non essere alla mia portata oppure cercava conferme.
Quando vidi uscire il “pilota”, azzimato sullo sportivo “casual” andante, i tasselli andarono al loro posto. Per farla breve uno appartenente alla tribù degli Scilipoti, odore di colonia così invadente da avvertirlo io stesso che pure transitavo nel marciapiede opposto.
Ignoro il motivo per cui ho avvertito l’esigenza di annotare ciò. Forse perché, come ho scritto poc’anzi in altra chiosa, al momento vorrei abitare in una roulotte posta al confine di qualche deserto, poco distante dall’ultima cittadina che offra i pochi servizi necessari alla sopravvivenza, possedere un mezzo sgangherato per raggiungerla, guardare il tramonto ogni sera… l’alba qualche volta allorché fossi in buona compagnia.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza ricavata dal web: Sfilata di moda a Londra

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I TAPPETI DEGLI USA (EUROPA E AMERICA LATINA)

I TAPPETI DEGLI USA
(EUROPA E AMERICA LATINA)

TRUMP-ITALIA: “Alleanza militare più forte che mai”.

BENE ! ADESSO MI SENTO PIÙ TRANQUILLO ! COSÌ DOVESSE SUCCEDERE L’IRREPARABILE SAREBBERO BOMBARDATE ROMA (ESCLUSA LA CITTÀ DEL VATICANO), GENOVA, TARANTO, LA SPEZIA, MILANO… MICA KANSAS CITY, WASHINGTON, LORDSBURG, ATLANTA, NEW YORK…

GLI USA SONO ABITUATI A SBATTERE I TAPPETI IN CASA D’ALTRI…

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza di Robert Louis Frank

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PIOVE! GOVERNO LADRO

PIOVE! GOVERNO LADRO

È accaduto! Un vero pandemonio, “l’Accademia della Crusca”, “dei Lincei”, convegni di letterati (i pochi rimasti), eminenti linguisti (rarissimi), puristi (?) dell’idioma e “chi più ne ha più ne metta” (sempre in uso). Dunque il motto…

“PIOVE! GOVERNO LADRO.”

…non farà più parte della tradizione ma entrerà a pieno diritto nel lessico quotidiano, sarà “locuzione” a tutti gli effetti al punto che, per non sbagliarsi, da domani ogni spazio giornalistico e televisivo dedicato alle previsioni del tempo aprirà e chiuderà la puntata con tale proposizione.
Motivo? Semplice e strabiliante come ogni “uovo di Colombo”. Considerato che il Governo è ladro e basta risulta fin troppo evidente non essere necessario puntualizzare che “la pioggia cade su di noi” (richiamo ad una vecchia canzone dei Rokes anni ’60 intitolata “ma che colpa abbiamo noi…”), meglio definirla “precipitazione” e basta, in senso lato, ovvero neve, grandine, pulviscolo, gas tossici, tasse, contributi, imposte, accise, ticket, vaccini, caschi, sproloqui elettorali, cazzate dei cronisti, cinture di sicurezza, camicie di forza, censure, orrende idee dei parlamentari…
Preparatevi e rassegnatevi amiche ed amici, gettate ombrelli ed ombrelloni perché anche quando il sole dovesse splendere alto in cielo inducendovi a pensare “Rosso di sera buon tempo si spera”, verso il romantico crepuscolo, sappiate che l’indomani, come ieri e oggi, vi troverete comunque nel bel mezzo di un temporale di cotanta specie. Governo ladro!

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagini in evidenza ricavata dal web: Temporale su Genova

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VITALIZI DEGLI ITALICI POLITICANTI (l’esercito infame)

VITALIZI DEGLI ITALICI POLITICANTI
(l’esercito infame)

“Solo coloro che tentano l’assurdo raggiungeranno l’impossibile”
Escher e le immagini senza fine

Quando coniò questo aforisma l’Autore intendeva riferirsi ai “grandi”, donne e uomini che hanno lasciato impronte indelebili nella Storia… Per citare i primi che mi vengono in mente Ipàzia d’Alessandria (Alessandria d’Egitto, 355/370 d.C. – marzo 415 d.C.) matematica, astronoma e filosofa della Grecia antica; Giordano Filippo Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600) uno dei più grandi pensatori mai esistiti; François-Marie Arouet (Parigi, 21 novembre 1694 – 30 maggio 1778) meglio conosciuto come Voltaire, filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, saggista…
E tanti, tanti, tanti altri…
Nel formulare la citazione, sottesa alla sublimazione delle possibilità dell’umano pensiero, di certo Escher non avrà minimamente immaginato che ci sarebbe stato qualcuno in grado di realizzarne l’enunciato di per sé provocatorio, ovvero “…tentare l’assurdo…” e “…raggiungere l’impossibile…”. Invece in Italia ci sono riusciti con la complicità del Popolo inerte.
Infatti per “assurdo” il nostro esercito di “politicanti”, dall’ultimo assessore del più sperduto Comune fino al Capo dello Stato, sono tutti più che sistemati economicamente (compresi parenti e affini) ed i componenti le due Camere hanno già in tasca il…
VITALIZIO
poiché, Signore e Signori, forse ignorate che esso matura a settembre prossimo, più precisamente alla prima seduta del Parlamento (non nel 2018 come molti credono).
“HANNO RAGGIUNTO L’IMPOSSIBILE”
O ciò che pareva mai immaginando ci fossero persone prive di scrupoli. I primi nomi che mi vengono in mente Renzi Matteo, Boschi Maria Elena, Monti Mario, Madia Marianna, Lorenzin Beatrice, Poletti Giuliano…
E tanti, tanti, tanti altri… inquietanti personaggi.
La grande attrice e donna nostrana, Anna Magnani, soleva dire:
“I poracci (poveracci) non so’ (non sono) quelli che non c’hanno niente dentro il portafoglio. I poracci (poveracci) so’ (sono) quelli che non c’hanno niente dentro l’anima”.
Dopo il referendum del 2016 clamorosamente perso dalla nota guida scout allora Presidente del Consiglio nonché segretario del PD sarebbero bastate sei ore (intelligenza sotto la media) per preparare una buona legge elettorale ed andare alle urne, diciamo dodici ore (intelligenza vicina alla media), ventiquattro (intelligenza media) invece… l’accordo è stato raggiunto un anno dopo. Stendo un impietoso velo sul fatto che il Capo dello Stato non avesse sciolto le Camere anche tenendo conto che in questo Paese le ultime elezioni (voce al Popolo Sovrano) a “generare” un Primo Ministro si sono tenute nel lontano 2008 (nove anni fa) con la vittoria del Governo Berlusconi IV e, alla sua caduta, dopo la consultazione 2013 che vide lo “smacchiatore” di giaguari Bersani Luigi privo di solvente, il Presidente della Repubblica (ora emerito) Napolitano Giorgio richiese espressamente si formasse un governo tecnico affidando l’incarico al senatore Monti Mario (niente di meno) cui seguirono Letta Enrico, sempre per volontà del medesimo e, in direzione pervicace e diritta come una freccia, Renzi Matteo alla cui disavventura referendaria e “furbe” dimissioni ecco materializzarsi il suo clone Gentiloni Paolo nel quale il “nuovo” Capo dello Stato Mattarella Sergio identificò la “soluzione” al problema della Nazione.
Attualmente la sempre più imbolsita e gesticolante guida scout si accorge pure che Alfano rappresenta meno del 5% dell’elettorato pur avendo coperto tutti i Ministeri cui, udite udite, lo stesso Renzi l’ha sempre incaricato. Aggiunge pure che per lui sei mesi in più o in meno “non contano nulla” (anziché “contano nulla” o “non contano alcunché) e questo mi auguro proprio l’abbiamo ormai capito tutti.
Adesso Grillo “Beppe” sostiene che l’accordo sulle proposte non è un’alleanza allora… avresti dovuto farlo prima perché “obtorto collo” anche i pentastellati percepiranno il vitalizio. Quale potrà essere la loro prima mossa partecipassero al futuro governo? Depennare le rendite dei “parlamentari”? Retroattivamente come hanno sempre agito con le pensioni dei lavoratori (Fornero docet)? O no? E il dimezzamento degli stipendi? I benefits? Le scorte? Auto blu? Cliniche private?
Questi sono “poracci” (poveracci) direbbe la Magnani. Personalmente non so più che pensare, mi assalgono grande rabbia e sgomento nell’osservare la nostra splendida Penisola polverizzata da una cricca che da quasi sei lustri gioca a “scaricabarile” delle responsabilità. Forse una cosa l’hanno ben capita… che a questo punto potrebbero fare ciò che meglio credono. Per loro stessi anche l’impossibile!

Mauro Giovanelli – Genova
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VENTIDUE ROSE

VENTIDUE ROSE

Ho ricevuto questo messaggio da un conoscente, accompagnato da 22 smiley di rose, invitandomi ad inoltrarlo ad amiche ed amici:

“22 rose in onore delle 22 vittime dell’attentato a Manchester per ricordare le ragazzine che ieri notte hanno perduto tutto.”

Personalmente non sono molto incline a questo genere di cordoglio molto simile, a mio avviso, ai troppi funerali di morti ammazzati che si tengono nel Pianeta con puntuale applauso finale e “metallici” discorsi di circostanza dei politici di turno.

Ho risposto così:

“Lo farò, certo. Brutto mondo stiamo preparando. Ogni giorno dovremmo onorare vittime innocenti, quelle che hanno perso tutto e quelle che non hanno mai avuto alcunché. Di queste ultime, in numero spropositato, neppure abbiamo sentito pronunciare un solo nome. Un solo fottuto nome!”

Questo il mio modo di rispettare l’impegno preso, con il cuore gonfio di amarezza per quanto acquisito e visto nei telegiornali, gli occhi vivi, giovani, pieni di futuro delle ragazzine di Manchester ed i pietosi teloni bianchi stesi sui corpicini dei neonati e bimbi periti (anche oggi) nel Mediterraneo.
Per il grande Pasolini “…in un mondo così ingiusto e infelice nessuno può tirarsi fuori… il peccato più imperdonabile è continuare a «non vedere» o nel rifiuto e nella morte dell’«Altro», due condizioni dell’uomo che trasformano la vita in sopravvivenza.”(1)

Mauro Giovanelli – Genova
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(1) Piero Spila, “Pier Paolo Pasolini” – La sequenza del fiore di carta, pag. 83 – Gremese editore

Immagine in evidenza: Vincent van Gogh – Iris, 1890 – Olio su tela – dimensioni cm. 73,7 x 92,1

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DUECENTO ROSE

DUECENTO ROSE

Oggi nel Mediterraneo sono morti annegati “circa” altri dieci infanti dunque “pressappoco” ammontano a duecento dall’inizio dell’anno. In media uno al giorno. Ma se dovessimo considerare (cosa dite, ne teniamo conto o soprassediamo?) anche le vittime di guerra nonché i minori sfruttati in velenosi fatiscenti “centri” di estrazione e produzione (miniere di cobalto comprese) di cui è costellato il “Terzo mondo” per mantenere il “Secondo ” ed arricchire il pressoché occulto, blindato e scarsamente gremito “Primo”… il numero salirebbe di molto. È anche vero che di questi ultimi nulla sappiamo, invece di costoro qualcosa, se non altro una scarna notizia statistica, perciò:

“200 rose in onore delle “circa” 200 vittime 2017 per ricordare che non hanno perduto alcunché.”

Ciascuno per proprio conto decida i minuti di “silenzio”, “raccoglimento” oppure se spegnere il cellulare piuttosto che la TV, Smartphone, PC… finanche allentare il nodo alla cravatta improvvisamente divenuto troppo stretto o rinunciare per un giorno al rimmel, fondotinta…

Per quanto mi riguarda ritengo che ciò che sto facendo, pressoché nulla, sia già qualcosa, valido anche per le piccole e innocenti vittime “occidentali” le quali sono state giustamente ossequiate e commemorate di volta in volta.
Concludo rimettendomi ancora al grande Pasolini “…in un mondo così ingiusto e infelice nessuno può tirarsi fuori… il peccato più imperdonabile è continuare a «non vedere» o nel rifiuto e nella morte dell’«Altro», due condizioni dell’uomo che trasformano la vita in sopravvivenza.”(1)

Mauro Giovanelli – Genova
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(1) Piero Spila, “Pier Paolo Pasolini” – La sequenza del fiore di carta, pag. 83 – Gremese editore

Immagine in evidenza: Vincent van Gogh – Iris, olio su tela (cm. 92,7×73,9) – Van Gogh Museum, Amsterdam

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