CARI AMICI VI SCRIVO…

CARI AMICI VI SCRIVO…

   …è successo ancora! Ci siamo nuovamente assuefatti al peggio e la narcosi propinataci durante l’ultimo ventennio non ha esattamente la stessa composizione che in passato. Considerati i tempi, questa volta alla miscela è stato aggiunto un principio attivo dalla molecola piuttosto complessa, le dosi più che raddoppiate, i cicli di somministrazione hanno previsto intervalli ristrettissimi e la “terapia” ha coinvolto gran parte della popolazione impedendoci di distinguere fra ciò che è logico e illogico, giusto e sbagliato, lecito o illecito. Una cura che ci depriva della capacità di realizzare l’incubo e il paradosso in cui siamo precipitati così che qualsiasi forma di resistenza è stata scongiurata. Siamo regrediti allo stato di muti pesci che un certo “signore”, coadiuvato da corifei di ogni schieramento politico, ha addestrato a sopravvivere nella melma di un acquario infernale dotandoci di branchie sintetiche, all’uopo progettate, e da lui generosamente offerte in omaggio insieme al sacchetto ristoro e la mezza minerale. Nessuno fa più caso al tipo di “informazione” di certi quotidiani di “famiglia”, ed è diventato normale disquisire ogni giorno sulla parentela di una minorenne identificata quale presunta nipote di un capo di stato, piuttosto che di ingenti somme sottratte al fisco, o ancora di sistematici “aiuti economici” ad avvenenti signorine parcheggiate a utile distanza dal benefattore, di impropri stallieri e, concludendo ma non per difetto di altri argomenti, di “scippi” di aziende fra miliardari uno dei quali viene descritto come presunto comunista spalleggiato dalle toghe rosse. Siamo così in grado di digerire personaggi singolari tipo i leghisti Borghezio, Calderoli e Salvini dopo il duo Bossi e il “plurilaureato” Trota. Abbiamo assistito impassibili ai comportamenti di un ministro di Grazia e Giustizia della stazza della Cancellieri che espresse cordoglio e sentita partecipazione all’arresto di potenti amici di famiglia, spendendosi poi per farli rilasciare; di vice premier della sostanza di un Alfano sia prima maniera, ispiratore di leggi ad uso e consumo del suo padrone, sia al secondo stadio evolutivo che, con l’espressione costantemente imbronciata che si ritrova c’è quasi da credergli, a sua insaputa consentì la violazione della nostra sovranità nazionale da parte di fin troppo ben identificate forze kazake. Per chi avesse memoria corta vedi casi Ligresti e Ablyazov. Per non parlare dell’uomo con il baffetto, D’Alema, che da quando cammina e parla come avesse un palo lungo e dritto conficcato nel sedere continua a tramare nell’ombra a difesa di un apparato bulgaro del suo partito o a salvaguardia di chissà che altro. Il monumento alla supponenza.

Infine dai Monti e attraverso Letta giunge a valle la guida scout Renzi Matteo che dai suoi esordi alla trasmissione “la ruota della fortuna”, rete Mediaset, con vincita di 48 milioni di Lire, il balzo da co.co.co. a manager dell’azienda del su’ babbo nelle 48 ore che precedettero la sua candidatura a Presidente della Provincia così da addebitare le proprie “marchette” alla collettività, il passaggio in un lampo dalla bici all’auto blu per recarsi al “patto del Nazareno” e arrivare, tralasciando il resto, al salvataggio di Antonio Azzollini e la composizione del peggiore CdA della RAI, composto in perfetta sintonia con Berlusconi, ci sarebbero da scrivere almeno tre volumi. Ma arriveremo pure a quelli.

L’unica speranza siete voi giovani, vi dovrete impegnare nel delicatissimo lavoro di attenti osservatori per analizzare ed esporre fatti. Le branchie che vi hanno applicato non sono ancora ben salde, potete facilmente rimuoverle così da recuperare la respirazione polmonare, riemergere dal liquame, immagazzinare ossigeno, tanto, tantissimo, e lanciare l’urlo feroce e liberatorio che risvegli la folla impazzita.

Qualcuno ci salvi, per carità! Se non voi, chi?

Mauro Giovanelli – Genova

mauro.giovanelli@gmail.com

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Immagine in evidenza ricavata dal web – fotomontaggio dell’Autore

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